Nel suo ultimo libro “Immunità e vaccini”, Alberto Mantovani, uno dei più noti immunologi in campo internazionale, spiega con un linguaggio facilmente comprensibile, come funziona il nostro sistema immunitario e cosa succede quando ci vacciniamo, facendo un bilancio dei rischi molto bassi che si corrono sottoponendosi alle vaccinazioni a fronte degli enormi benefici che si ottengono sia sul piano individuale che sociale. Per ognuno di noi esiste, ci dice Mantovani, un’immunità innata che rappresenta la prima linea di difesa del nostro organismo e svolge un ruolo chiave nella resistenza ai patogeni. La stessa si accompagna alla nostra immunità adattiva, una linea di difesa più specifica, che può essere potenziata con i vaccini. Per citare un esempio, il vaccino contro il morbillo non protegge solo contro il virus specifico, ma anche più in generale contro le infezioni respiratorie.
Sul piano sociale, ci racconta sempre Mantovani, i vaccini rappresentano una conquista della civiltà, un diritto per ogni essere umano e un’assicurazione sulla vita per l’intera umanità. I vaccini sono l’intervento medico a basso costo che più di tutti ha cambiato la nostra salute e le nostre aspettative di vita.
L’obiettivo di Mantovani è quello di fare la maggior chiarezza possibile su un argomento in cui spesso paure e pregiudizi indotti da false credenze popolari, oppure argomentazioni di stampo ideologico, finiscono per contrastare anche le più oggettive evidenze scientifiche. Esiste, secondo Mantovani, il dovere morale di vaccinarsi non solo e non tanto per proteggere se stessi, quanto per proteggere gli altri, in particolare i più deboli. Le vaccinazioni sono quindi uno strumento di prevenzione dall’alto valore sociale e di solidarietà.
Lo sviluppo di vaccini innovativi è l’unica reale opportunità, prevenendo il contagio, di arginare nuove epidemie. Ma, come abbiamo compreso dalla pandemia di Covid-19, la sfida è la condivisione dei saperi e dei mezzi di tutela della salute: “è necessario far arrivare i vaccini anche alle fasce del mondo con meno risorse, fino all’ultimo villaggio, per dare le stesse chance di salute a tutti”.